Si è conclusa da poco la prima edizione del “Festival del pesce d’acqua dolce” ideato dall’Associazione Club dei Sapori ed ospitato dal 26 al 29 maggio presso la Colonia Pavese di Torbole e il Casinò di Arco con il patrocinio dei due comuni. Star indiscusse della manifestazione i prodotti ittici del lago di Garda.
Il programma dell’evento ha visto alternarsi momenti informativi a momenti dimostrativi e di degustazione, i primi tenuti da esperti della materia e i secondi condotti dagli chef più rinomati del territorio. Fra gli esperti Ivano Confortini, uno dei maggiori conoscitori della biologia del Garda, che ha dedicato il suo intervento alle problematiche del lago e al suo fragile ecosistema e Livio Parisi, esperto di itticoltura del lago.
I convegni hanno affrontato i temi della biodiversità e delle qualità organolettiche del pesce di lago, affiancati da show cooking per mostrare alla platea dei partecipanti come viene lavorato e preparato il pesce lacustre.
A questo evento non poteva certo mancare La Terrazza con il patron e Chef Ivo Miorelli, da sempre in prima fila nella promozione del pesce di lago tramite la sua cucina carica di passione. Durante lo show cooking, lo Chef ha raccontato il lago di Garda portando in tavola una selezione di antipasti preparati con i pesci più tipici, che costituiscono il cuore della cucina del ristorante: il cavedano, la sarda e la tinca. Ma il piatto che più ha stupito e che meglio esprime l’amore di Ivo Miorelli per il lago e per quello che ci dona, sono sicuramente i Bigoli con le sarde, uno dei piatti più storici e tradizionali di Torbole.
Oltre alla valorizzazione delle materie prime del lago in cucina, il patron de La Terrazza, ricorda anche l’importanza della sua salvaguardia. Come ha avuto modo di sottolineare durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento: “Il Festival del pesce d’acqua dolce è una vetrina importante per il rilancio della cultura e della storia della cucina di lago, ma anche un’occasione per accendere i riflettori sul tema della tutela del lago, del suo patrimonio ittico faunistico e degli ecosistemi circostanti. Il Garda conta 24 milioni di presenze turistiche l’anno, è quindi sempre più stringente la necessità di creare un tavolo di confronto tra politica, esperti, noi esercenti, pescatori e cittadini per costruire una consapevolezza sulla fragilità del lago e per mettere in atto azioni di salvaguardia”. Condividiamo infine, come ben sottolineato durante il convegno da Livio Parisi, anche l’esigenza di “portare il pesce del Garda al riconoscimento del marchio Dop” e di valorizzare l’importante figura dei pescatori e la loro attività, ormai quasi scomparsa.