Oggi parliamo di un prodotto del nostro Lago molto utilizzato nella tradizione gardesana: la sarda di lago, detta anche sardena. Un pesce povero ma capace di arricchire il gusto di ogni piatto, che viene conservato e utilizzato durante tutto l’anno.
La sarda di lago durante la stagione estiva è la cenerentola del Garda, ma d’inverno diventa la vera regina delle nostre tavole. Intensa e raffinata, viene essiccata secondo regole antichissime, tramandate da generazioni.
Anima di ricette tradizionali, soprattutto sull’Iseo dove viene utilizzata per preparare il mitico missoltino, dopo essere stata salata e appesa al sole.
Alla Terrazza, e in generale sul Garda, viene invece salata con qualche foglia d’alloro e qualche spicchio d’aglio, posta in appositi contenitori detti “pittari” e pressata da un grosso peso per oltre tre mesi. Con pazienza e abilità la sfilettiamo e conserviamo sott’olio in vasi di vetro.
Questa preparazione è la base di tantissimi piatti della cucina gardesana: in ogni casa è infatti abitudine averne una buona scorta per poterla gustare tutto l’anno.
Buonissima su un crostone caldo croccante, può essere utilizzata per condire uno spaghetto o sminuzzata per insaporire un buon luccio servito con polenta di Storo. Si presta benissimo anche per piatti creativi. Tra le specialità preparate con la sardena ricordiamo i famosi “bigoi alla torbolana”, uno dei pezzi forti del nostro menu.
Al Ristorante La Terrazza tutti gli anni ne conserviamo sotto sale alcuni quintali, per poter avere a disposizione tutto l’anno questa meravigliosa base della cucina del nostro Lago, che non teme il confronto con la sarda di mare.
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