Con l’inizio dell’autunno le giornate si fanno più fresche e cresce la voglia di sapori rustici che scaldano, come le zuppe e le minestre. Si tratta di piatti molti antichi che hanno accompagnato la storia dell’uomo. La parola zuppa, ad esempio, fa riferimento al XV-XVI secolo e deriva dal gotico “suppa”, ovvero “fetta inzuppata”. La preparazione di questo piatto era infatti costituita da pane immerso in un brodo di legumi e verdure.
Oggi condividiamo con voi la ricetta della zuppa di pesce di lago “Gardesana”, che si tramanda di generazione in generazione. La presente ricetta è proprio quella che la nonna di Ivo ha tramandato alla mamma ed è anche uno dei piatti che ha accompagnato la storia del ristorante La Terrazza fin dalle sue origini, in quanto racconto della tradizione culinaria gardesana.
INGREDIENTI
- 2 cavedani
- 1 tinca
- 1 bottatrice
- 1 trota
- 1 persico
- 1 luccio
- 1 anguilla
- 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 1 peperoncino
- 3 pomodorini freschi
- 3 cipollotti
- 2 spicchi d’aglio
- 1 gamba di sedano
- 1 carota
- 1 manciata di prezzemolo
- sale
PREPARAZIONE
1) Pulire i pesci a disposizione e bollirli in acqua con la carota , il sedano e una cipolla.
2) Una volta lessati, toglierli dall’acqua, spinarli accuratamente in modo da ricavarne la polpa pulita.
3) Soffriggere a parte le rimanenti verdure ben tritate in olio extra vergine di oliva.
4) Aggiungere per ultimo il pomodoro, il peperoncino e la polpa di pesce.
5) Aggiustare di sale e lasciar insaporire, amalgamando con il mestolo di legno.
6) Unire il liquido di cottura del pesce filtrato e far bollire per un quarto d’ora circa.
7) Servire fumante con crostini di pane abbrustoliti.
I CONSIGLI DELLO CHEF IVO MIORELLI
I tipi di pesce di lago utilizzati in questa ricetta sono indicativi e dipendono da diversi elementi, come la stagione o che cosa è stato possibile trovare dal vostro pescatore o fornitore. La ricetta, in particolare, si basa sulla disponibilità trovata presso la “Cooperativa fra pescatori Garda”, che riunisce i pochi pescatori rimasti, legati ad un’attività che in passato rappresentava una delle principali fonti di sostentamento del Lago di Garda.
Vi è piaciuta questa ricetta? Lasciateci un commento o mandateci una foto della vostra zuppa!
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